L'unica stampa presente nella collezione Haute Couture di Charles de Vilmorin è il monogramma della sua casa: una calligrafia. Il suo nome disegnato in gesso bianco come su una lavagna scolastica, qui è stampato all'infinito.
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Una lavagna magica di un prodigio della moda nel mezzo di una pandemia per condurre la nave mainstream.
Linee in movimento, congelate al momento di un clic.
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Le mani dello stilista si muovono, ondeggiano, per modellare gonna realizzate con tulle plissettati di 80 metri, attorcigliando un filo di seta per far sbocciare i fiori d'ombra…
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Taffetà plissettato, tubini attorcigliati, il nero carnivoro contrasta con il caleidoscopio dei suoi primi modelli. Tutto oscilla, tutto si muove.
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Il nero è come una linea su una pagina bianca, è la sua ombra, è il primo gesto di una couture indipendente, libera e ora più che mai il designer desidera presentare alle nuove generazioni una couture innovativa, moderna e come esige la vera couture, tutti gli abiti della maison sono rigorosamente unici e di una straordinaria eleganza.